mercoledì 24 agosto 2016

Meeting di Rimini - 5° giornata

Legnini, Tosoni e Canzio



Ieri abbiamo seguito l'incontro dal titolo: "Giustizia e separazione dei poteri".

"Don Luigi Giussani ci ricordava che la giustizia è un’esigenza iscritta nel cuore dell’uomo. Parlare di giustizia è perciò parlare della persona. Il lavoro degli operatori di giustizia, apparentemente duro e insensibile, significa invece confrontarsi ogni giorno con quel ‘tu’ che è al centro del titolo del Meeting di quest’anno”. Con questa riflessione l’avvocato Paolo Tosoni ha aperto l'incontro in cui la questione della responsabilità di chi fa le leggi è stata posta al rappresentante della magistratura giudicante, il Primo Presidente della Corte suprema di Cassazione Giovanni Canzio, e a Giovanni Legnini, Vice Presidente del Consiglio superiore della Magistratura, organo di autogoverno della stessa.

Canzio ha sottolineato la particolare difficoltà che in questo momento storico la magistratura riscontra nel guadagnare la fiducia dei cittadini e ha proposto di cercare la soluzione nella Costituzione. “Oggi sembra un ossimoro quanto sancito dall’articolo 101, che “la giustizia è amministrata in nome del popolo” e “i giudici sono soggetti soltanto alla legge”. In realtà esso ricorda che la legge non deve essere condizionata da alcunché proprio perché è diretta espressione della volontà popolare, attraverso i rappresentanti parlamentari. Infatti l’esercizio della giustizia altro non è che la risposta che un giudice è chiamato a dare al bisogno di un cittadino. Ma nel far ciò oggi il giudice deve muoversi in un labirinto di fonti, locali, nazionali, internazionali: il suo compito diviene inevitabilmente creativo, nel senso di una semplificazione e chiarificazione della volontà del legislatore”.

L’esigenza di un’indipendenza delle due sfere è stata ribadita da Legnini, che ne ha individuato la garanzia nella stessa composizione del Csm. “I costituenti italiani hanno voluto che in quest’organo vi fossero togati – della magistratura giudicante e requirente – e componenti eletti dal Parlamento. Potremmo dire che l’abbiano creato in base a un principio oggi quanto mai importante: quell’incontro col “tu” la cui centralità è stata ultimamente indicata da don Carrón”.

Perciò, ha ammesso il vice presidente, “è fondamentale che il Csm non si chiuda in se stesso, prescindendo dalla volontà popolare: in tale direzione abbiamo avviato un processo di autoriforma integrale”. Altrettanto importante è che esso resti faro nella separazione dei poteri. “Io penso”, ha affermato Legnini, “che dobbiamo sempre più parlare di giustizia “e” separazione dei poteri mettendo non la congiunzione ma il verbo “essere”. 

Come ha ricordato Giovanni XXIII nella Pacem in Terris, “in termini giuridici sono disciplinati i rapporti fra semplici cittadini e funzionari. Ciò costituisce un elemento di garanzia a favore dei cittadini nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri”.

Per seguire il Meeting: http://www.meetingrimini.org/

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